ADOLESCENTI TRA GUERRA E ARMI: E IL NOSTRO FUTURO?
È noto a tutti ormai ciò che sta avvenendo negli ultimi giorni a Kiev, capitale ucraina, bersaglio di innumerevoli attacchi e violenze da parte del presidente russo Vladimir Putin.
Ma come stanno vivendo questa guerra gli adolescenti ucraini e i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo?
C'è sicuramente una preoccupazione generale e in particolar modo, per chi ha la famiglia coinvolta in queste crudeltà, questa preoccupazione è causa di stress psicologico che non può fare altro che crescere con l'avanzare delle ore, dei minuti, fino a diventare vera e propria paura.
C'è la paura di non vedere più il tenero viso del cuginetto, di non poter più stringere in un abbraccio la famiglia, c'è la paura di non poter più avere la possibilità di fare le valigie nell'impazienza di tornare a casa e sentire il profumo delle delizie cucinate con l'amore della nonna.
Paura che non può fare altro che prendere il controllo dell'intero corpo, fino ad annullare completamente ogni tipo di pensiero verso se stessi, lasciando posto solo ai pensieri rivolti alla famiglia e ai concittadini che stanno vivendo ciò.
Perché queste violenze l'Ucraina le subisce dal 2014 e chi è riuscito ad emigrare prima che scoppiasse questa ennesima guerra sa bene che adesso non è più semplice riuscire andare via, vedendo le ultime opportunità sparire, sgretolarsi tra macerie ed armi da fuoco che distruggono ogni luogo di partenza.
Per noi adolescenti, ma in realtà per le persone di ogni età, la vita non va sprecata, per il semplice fatto che è solo una e va vissuta nel pieno delle forze e al meglio.
La guerra non fa altro che farci perdere la spensieratezza e la felicità, facendoci vivere costantemente nella paura, nell'ansia, nel terrore che qualcosa di brutto possa capitare a noi e al prossimo.
Allora ci chiediamo: ma è davvero giusto vivere così? È giusto svegliarsi e apprendere la notizia della morte di tante vite innocenti? Abbiamo già vissuto quasi tre anni in una pandemia che ha ucciso milioni di persone, e far scoppiare una guerra che ne ucciderebbe altrettante non è il modo più corretto e ragionevole per iniziare quest'anno.
La scelta unilaterale di Putin non riuscirà a fermare la forza di un'intero popolo, la solidarietà proveniente da ogni dove, le manifestazioni pacifiche di tanti giovani, la voce di tante ragazze e ragazzi gridano che la guerra è distruzione e sofferenza e che non è così che si costruiscono l'evoluzione e allo sviluppo della società.
Solo la pace porta rispetto, collaborazione, amore. Vogliamo il nostro futuro!
Miryam Fabiano e Chiara Giuffrida
Queste parole nascono da un dialogo e da un confronto con chi, adolescente come noi, conosce bene la terra ucraina, perché proviene da lì e lì ha lasciato i suoi affetti e parte del suo cuore.
DISAGI SCOLASTICI IRRISOLTI
Dopo più di un mese dal crollo di una falda del tetto del nostro liceo, stiamo ancora pagando le conseguenze.
Giorno 12 Novembre 2021, due giorni dopo il crollo, la prefetta di Catania, Maria Carmela Librizzi, ha ricevuto il preside e una delegazione scolastica promettendo il suo appoggio per trovare in tempi brevi dei locali in sostituzione di quelli momentaneamente inagibili.
La promessa, purtroppo, è stata mantenuta solo in minima parte.
Si era parlato di diverse scuole disposte a cedere delle aule, ma fino ad ora siamo riusciti a trovare solo 7 dei 40 locali necessari.
Ancora oggi, a ridosso del Natale gran parte degli studenti e delle studentesse del Boggio Lera si ritrova :
a svolgere lezioni alternativamente in DAD e in presenza e questo comporta un forte disorientamento;
a svolgere le lezioni in posti non adatti come la palestra, spazio che, oltre ad essere privo di riscaldamenti, risulta inadeguato a causa dell’eco della voce che a volte si trasforma in un frastuono.
Noi ragazzi e ragazze ci chiediamo se la situazione della nostra scuola è stata dimenticata o se qualcuno sta pensando al nostro futuro.
Speriamo che ci vengano date presto delle risposte, ma noi continueremo a porre delle domande, anche giorno 29 dicembre alle 9.00, quando una delegazione di studenti sarà ricevuta presso il Centro direzionale della Città Metropolitana in via Nuovaluce 76/a.
Il migliore augurio che facciamo a noi, alle nostre e ai nostri insegnanti e a tutta la comunità studentesca, è quello di tornare presto ad una normalità che, per motivi diversi, continua ad esserci negata.
Manuela Pitino, Federico Romeo, Carlo Scuderi, Claudia Timpanaro
UNA NUOVA SUCCURSALE PER IL BOGGIO
Il 14 Dicembre 2021, dopo circa un mese dal crollo di una falda del tetto della sede Centrale, 7 classi del Boggio Lera, dei corsi B ed E del Liceo Linguistico, sono state trasferite nella nuova succursale, la ex scuola F. De Sanctis di via Curia.
La struttura si presenta come nuova e ben attrezzata. Le aule sono ampie e munite di riscaldamenti e lavagne multimediali.
Alcuni ragazzi tuttavia reputano di essere penalizzati da questa nuova collocazione, in quanto risentono la lontananza dal resto della comunità studentesca.
Si spera che questa non sia una soluzione definitiva e che le classi possano tornare nella rispettive due sedi del Boggio Lera, in compagnia del resto degli altri studenti e delle altre studentesse.
Chiara Di Bella, Martina Nicosia, Giada La Rosa, Nicoletta Bucolo, Marika Vassallo, Giuliana Giordano
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